Perché (… scrivo)
Perché scrivono gli scrittori? La questione esiste da quando scriviamo. Questo saggio autobiografico cerca una risposta.
Disponibile da Amazon Italia, dalla libreria BoD in Germania e può essere acquistato in qualsiasi libreria locale.
La questione
Ogni scrittore, automaticamente, si chiede perché scrive. Ho letto tale affermazione ripetutamente, o qualcosa di simile; in articoli e commenti, e probabilmente, anche nella letteratura filologica. Ma è davvero così?
Penso che le cose siano un po’ diverse: non sono gli scrittori che se lo chiedono, ma questo, per una necessità personale quasi interiore. No, questa domanda è sollevata dall’esterno, dall’ambiente sociale; viene dai lettori, da amici e familiari, per non dimenticare i giornalisti e gli studiosi della letteratura, che vogliono capire la spinta o, come si dice a volte, la fonte dell’ispirazione che trasforma alcuni cittadini essenzialmente integri, in scrittori.
La questione del perché scrivere richiede una giustificazione. Ma in realtà, che cosa bisogna giustificare? Mi sembra che gli scrittori, in fin dei conti, sono sempre stati visti come devianti nella società, come outlaws, come irresponsabili sognatori ad occhi aperti e, persino pazzi. Be’, forse un po’ pazzi lo siamo davvero, perché in fine dei conti, a perseguire una vocazione che nella maggior parte dei casi provoca una mole di lavoro enorme e che di soldi, ne porta pochi (ma che soprattutto, assicura soltanto a pochissime persone scelte, il loro sostentamento), è oggettivamente e completamente assai lontano da un pensiero economico o addirittura, da un comportamento fortemente ragionevole.
Ad essere sincero, non mi sono mai chiesto perché scrivo. Scrivere fa parte della mia autostima, è l’espressione della mia personalità ed è difficile immaginare la vita senza farlo, come non posso immaginarla, senza uno dei miei arti. Ma ovviamente, la gente me lo chiedeva spesso e nella maggior parte dei casi, guardavo l’altra persona a bocca aperta (dunque, mostrando l’aria tipica dello stupido) senza sapere, nella maggior parte dei casi, cosa rispondere. Probabilmente, non capivo fino in fondo cosa mi si stesse chiedendo, ma pian piano la questione scatenò in me un lungo processo di riflessione.
Poi, con tutta onestà, la questione sul perché, non è affatto semplice. Per avvicinarsi ad essa e trovare in fine qualcosa… come una risposta che possa essere praticabile, sarebbe altresì consigliabile esplorare come il tutto si sia sviluppato nella sua interezza, come e perché; “dall’inizio, e per tutto il periodo della mia infanzia, sono diventato colui che sono oggi”.
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Disegno della copertina: Klaus Ebner utilizzando un’illustrazione di Janet Gooch da Pixabay, www.pixabay.com, e una foto di Karl Grabherr, www.grabherr-photography.com.